Ucraina

Dall’inizio del 2014 la regione del Donbass è stata teatro di conflitti che hanno portato alla divisione del territorio in zone controllate dal Governo ucraino e zone non controllate. Prima dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022, circa il 55% della popolazione nei territori occupati, pari a circa 1.6 milioni di persone, richiedeva assistenza umanitaria.

L’invasione russa ha scatenato una crisi umanitaria di proporzioni ancor più allarmanti con spostamenti di massa, gravi violazioni dei diritti umani, danni irreparabili alle infrastrutture e ponendo almeno 24 milioni di persone in urgente bisogno di aiuto e protezione.

La popolazione locale -ad oltre due anni dall’inizio della guerra- vive in condizioni precarie, con evacuazioni civili persistenti, soprattutto nelle regioni più colpite dai bombardamenti.

Il conflitto ha causato una profonda crisi economica e sociale dovuta al limitato accesso ai servizi di base. Secondo l’ultimo Rapid Damage and Needs Assessment della Banca Mondiale (febbraio 2022 – febbraio 2023) i danni diretti in Ucraina hanno superato i 135 miliardi di dollari, colpendo in particolare il settore abitativo, i trasporti, l’energia, il commercio e l’industria. Le interruzioni dei flussi economici e della produzione, nonché le spese aggiuntive associate alla guerra ammontano a circa 290 miliardi di dollari. Il prodotto interno lordo (PIL) dell’Ucraina è diminuito del 29,2 percento nel 2022, e la povertà è aumentata dal 5,5 percento al 24,1 percento nel 2022. L’occupazione è diminuita del 30%, con un aumento drastico dell’inflazione, aggravando ulteriormente le necessità umanitarie. Le esigenze di ricostruzione e recupero sono stimate a circa 411 miliardi di dollari.

Il sistematico attacco alle infrastrutture ha interrotto servizi vitali come approvvigionamento idrico, elettricità, assistenza sanitaria e istruzione. Si sono verificati inoltre episodi di particolare gravità, come la distruzione in un bombardamento russo alla diga di Kakhovka che, nel giugno 2023, ha causato inondazioni con migliaia di evacuati e centinaia di migliaia di persone senza accesso all’acqua potabile.

La Conferenza sul clima del 7 giugno 2023 ha evidenziato danni ambientali e climatici causati dai massicci bombardamenti che hanno incrementato l’inquinamento di acqua e suolo, oltre ad aggravare i rischi causati dalla diffusa presenza di centrali nucleari.

Secondo il Piano di Risposta Umanitaria 2023 di OCHA, quasi 18 milioni di persone in Ucraina necessitano di assistenza immediata, oltre 4,3 milioni di bambini sono stati costretti a fuggire dalle proprie case e gli sfollati interni superano i 5 milioni.

La crisi ha colpito differenziatamente la popolazione, con impatti intersezionali tra genere, età, disabilità e appartenenza a minoranze. Le donne affrontano un aumento delle responsabilità professionali, di cura e minacce di violenza di genere. Gruppi emarginati, persone con disabilità e persone con HIV/AIDS, sono particolarmente a rischio di esclusione e sfruttamento.

La guerra ha lasciato cicatrici invisibili con milioni di persone vittime di stress acuto, ansia, depressione, PTSD, e causando un incremento nell’utilizzo di sostanze stupefacenti.