“L’istruzione è resistenza”: la voce di Sofia nella Giornata Internazionale per proteggere l’istruzione dagli attacchi

Oggi si celebra la Giornata Internazionale per la Protezione dell’Istruzione dagli Attacchi, un’occasione per ricordare che il diritto all’istruzione deve essere garantito ovunque, anche nei contesti di crisi e conflitto. Secondo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina, dall’inizio dell’invasione su larga scala sono stati danneggiati o distrutti quasi 4.139 istituti scolastici, di cui 394 […]

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9 Settembre 2025

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Oggi si celebra la Giornata Internazionale per la Protezione dell’Istruzione dagli Attacchi, un’occasione per ricordare che il diritto all’istruzione deve essere garantito ovunque, anche nei contesti di crisi e conflitto.

Secondo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina, dall’inizio dell’invasione su larga scala sono stati danneggiati o distrutti quasi 4.139 istituti scolastici, di cui 394 completamente rasi al suolo, con conseguenze drammatiche per milioni di bambini e le loro famiglie.

Eppure, nonostante la guerra e l’incertezza, l’istruzione non si è fermata. Scuole e comunità hanno trovato soluzioni creative per adattarsi alle circostanze: dalla creazione di shelter, all’organizzazione di sistemi misti che alternano lezioni online e in presenza, fino alla realizzazione di scuole sotterranee.

Le ripercussioni, tuttavia, restano pesanti. La distruzione delle infrastrutture e lo sfollamento delle comunità privano bambini e studenti non solo del loro diritto fondamentale all’istruzione, ma anche del contatto umano e della quotidianità che essa comporta. A tutto ciò si aggiunge il trauma della guerra, che segna profondamente intere generazioni. In questo contesto, la testimonianza di Sofia, tirocinante presso AICS Kiev – che aveva solo 17 anni quando il conflitto è iniziato – offre uno sguardo personale e diretto sulla vita degli studenti in Ucraina.

«Mi chiamo Sofia, ho 21 anni. Sto svolgendo un tirocinio presso l’agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Kiev e frequento il quarto anno di università. Ho scelto AICS perché desidero crescere nel campo delle relazioni internazionali e contribuire a progetti con un impatto globale. Molte persone non hanno idea di come si svolga l’istruzione in Ucraina oggi, o pensano che si sia fermata del tutto. In realtà, il processo di apprendimento continua anche nelle difficili condizioni della guerra.

Ciò che sorprende di più è quando spiego che, anche dopo notti di attacchi con droni o missili, al mattino il Paese riprende a vivere. Per me, personalmente, queste notti sono una vera sfida. Durante gli attacchi massicci non riesco a dormire a causa delle forti esplosioni. Non ci sono stazioni della metropolitana o rifugi adeguati nelle vicinanze, quindi mi nascondo in bagno. Con il tempo ci si abitua, pensando che il pericolo possa passare, e che se non passa, allora forse è destino.

Dopo una notte insonne, né lezioni né lavoro vengono cancellati. La vita va avanti, anche se con conseguenze evidenti: al mattino si verificano incidenti stradali, perché è difficile concentrarsi senza riposo. In giornate simili la produttività è quasi impossibile.

Ora sono al quarto anno, ma l’ultima volta che sono stata fisicamente all’università è stato quattro anni fa, al momento dell’immatricolazione. Non ho quindi mai vissuto la vita da studentessa che molti si aspettano. Eppure, nonostante tutte queste sfide, continuo a studiare.

Per me, l’istruzione in Ucraina è al tempo stesso simbolo di resistenza e promemoria di quanto sia importante proteggere il diritto all’educazione».

Solo attraverso la Seconda Iniziativa di Emergenza, la Cooperazione Italiana ha sostenuto la riabilitazione e la manutenzione di 234 istituti scolastici in tutto il Paese. Questo impegno aiuta a garantire che, anche in tempo di guerra, il diritto all’istruzione sia preservato e che i bambini e ragazzi ucraini possano continuare a imparare, crescere e costruire il proprio futuro.

Fonti: Education at risk Ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina; Ukraine Fourth Rapid Damage Assessment, Banca Mondiale (2025).
Per maggiori informazioni:

Barbara Taccone, Communication Officer AICS Kiev, barbara.taccone@aics.gov.it

Ultimo aggiornamento: 09/09/2025, 17:54